ARTE SENZA FRONTIERE

Walter Perdan



CURRICULUM VITAE



Walter Perdan


TITOLI DI STUDIO

  • 1991: maturità scientifica.
  • 1991: corso di disegno dal vero con il Prof. Nino Perizzi presso il museo Revoltella di Trieste.
  • 1992 – 1999: attività autodidatta.
  • 2000 – 2003: frequentazione del laboratorio artistico presso lo studio dell’artista triestino Paolo Cervi Khervischer.
  • 2003 – 2008: attualmente iscritto al terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, corso di pittura del Prof. Mundula.



MOSTRE ED ESPOSIZIONI

  • 1996: concorso Ido Novello
  • 1998: ex-tempore di pittura a S. Pelago (TS).
  • 1998: concorso F. Coen-Sistiana (TS).
  • 1999: ex-tempore di pittura la “Bavisela” (TS).
  • 2005: mostra “Il valore del tempo”, Accademia di Belle Arti di Bologna.
  • 2006: mostra collettiva dell’Art Cafè, Bologna.
  • 2006: mostra collettiva dell’Accademia all’oasi polifunzionale “I Girasoli”, Predappio (FC), opera in catalogo.
  • 2007: mostra collettiva Premio Samp-Pinacoteca.
  • 2007: mostra collettiva dell’Accademia di Belle Arti di Bologna presso arte fiera di Reggio Emilia.
  • 2008: mostra finale Premio nazionale delle Arti, a Catania, opera in catalogo.
  • 2008: mostra collettiva dell’Accademia a Crespellano, opera in catalogo.




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Walter Perdan
Il vuoto iconoclasta, una nuova ecologia della mente
2007, marmo di Carrara


Riflessione sul concetto di vuoto, precedentemente sviluppato da Henry Moore ed Anish Kapoor. Concetto base della cultura orientale: dalla pratica meditativa ai giardini Zen, ai dipinti – poesie di Haiku, al Tao.
Il “vuoto iconoclasta” come riferimento all’iconoclastia, termine coniato nel VIII secolo che aveva portato alla cesura tra mondo occidentale ed orientale. La forma stessa della scultura suggerisce delle forme che si generano e si rincorrono a formare un vuoto all’interno. Forme asimmetriche in continuo divenire. Il vuto che genera e sottrae.

Anna Mattedi