- ARt blobs
- Introduzione
- 1. Presentazione
- 2. Arte senza frontiere
- 3. Mostra di scultura a Rovereto
- 4. In forma di riflessione
- 5. Laboratorio di scultura
- 6. Testimonianze
- 7. Il trasporto delle opere
-
8.
Curriculum studenti e le Opere esposte
- 8.1. Alexandros Yiokadjis
- 8.2. Anna Martini
- 8.3. Danilo Rečević
- 8.4. Davide Vivaldi
- 8.5. Elena Baldoni
- 8.6. Federica Bruni
- 8.7. Fermìn Redondo Lòpez
- 8.8. Francesco Pellegrini
- 8.9. Huo Yun
- 8.10. Jin Shi Liu
- 8.11. Ketty Rambaldi
- 8.12. Lara Rasom
- 8.13. Leonardo Borri
- 8.14. Linda Vigiani
- 8.15. Ma Tao
- 8.16. Maria Llop Sarsanedas
- 8.17. Naghmeh Farahvash Fashandi
- 8.18. Roberto Cireddu
- 8.19. Rosario Salerno
- 8.20. Serena Casula
- 8.21. Stefano Carpentieri
- 8.22. Valenziana Wenter Marini
- 8.23. Walter Perdan
- 8.24. Wen Yang
- 8.25. Yasuyuki Morimoto
- 9. Palestra di Scultura
- 10. Allestimento mostra
- 11. Curriculum docenti Accademia Belle Arti
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Francesco Pellegrini
CURRICULUM VITAE
Francesco Pellegrini
TITOLO DI STUDIO
- 2006: diplama in Scultura presso Accademia di Belle Arti di Bologna.
- 2006 – 2008: Corso di specializzazione Cobaslid per l’insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
MOSTRE ED ESPOSIZIONI
- Dicembre 2002: progetto artistico per gli istituti ortopedici Rizzoli, Bologna.
- Marzo 2007: Exit strategy, Accademia di Belle Arti di Bologna.
- Maggio 2007: No Filter Festival, Bologna.
- Luglio 2007: In Transito, Atelier Azur, Hval, Norvegia.
- Agosto 2007: REAL PRESENCE, Remont gallery, Belgrado
- Novembre 2007: Exit stategy, The Goldman Greenfield gallery, Daemen college, Amherst New York.
- Marzo 2008: Un kilo e mezzo di grafica fresca, Arteria, Bologna.
Francesco Pellegrini
Senza titolo
2008, ferro, acciaio
La scultura nasce dall’elaborazione di un dado da gioco. La scelta di questo oggetto è consequenziale ad una prima serie di progetti e riflessioni sulla geometria dei solidi. Il dado è un oggetto che introduce con forza l’elemento della casualità, portando con sè quel rapporto enigmatico che c’è tra il mondo dei numeri ed i fenomeni della natura.
La varietà infinita dei fenomeni può essere capita scoprendo in essa l’ordine espresso dal numero, dalla matematica, dalla geometria.
Gli elementi aggettanti di forma cilindrica si impongono allo sguardo secondo una complessa ritmicità, una sorta di ritmo fruibile con gli occhi, che suggerisce sonorità industriali.
Anna Mattedi