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L’architettura consiste nell’infinita ricerca di raccogliere e delimitare uno spazio per l’uomo, uno spazio studiato nei minimi dettagli allo scopo di vivere determinate sensazioni. Entrare in una cattedrale gotica può quindi trasformarsi in una sensazione che ci può trasformare dentro. Gli architetti medievali, attraverso l’utilizzo dell’arco ogivale, così teso verso l’alto, così diverso rispetto alla volta a botte o arco a tutto sesto romano, volevano aiutare i fedeli a far sì che il loro animo si elevasse. All’entrata di una cattedrale gotica lo sguardo non può fare altro che vagare verso l’alto, tale è l’ascesa vertiginosa delle volte ogivali, e cogliere la luminosità delle vetrate dipinte che creano effetti di luce e colori all’interno delle navate. Ci si sente piccoli ma protetti da un cosmo perfetto, luminoso che ci avvolge. Quelle volte ci vogliono portare in alto, con il pensiero, quasi a volerci unire con il nostro Dio. Non è meraviglioso tutto questo? Uno spazio per creare l’illusione di essere più vicini a Dio. Questo il mistero e la bellezza dell’architettura gotica. Un percorso che ci porterà in un viaggio virtuale nell’Ile-de-France, dove lo stile gotico ebbe origine, presso l’abbazia di Saint-Denis, alla scoperta della metafisica della luce promossa dall’abate Suger fino a Parigi, per meravigliarci di fronte al Notre Dame, ai suoi gargoyle, alle vetrate dipinte della Sainte Chapelle e della cattedrale di Chartres, al suo labirinto, alle sculture dei portali maestosi, fino ad ammirare le vertiginose altezze raggiunte dalle cattedrali di Reims ed Amiens.

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