Un percorso sullo studio della figura umana nella scultura greca, dove l’uomo viene inteso come riflesso del divino ed espressione di perfezione ideale. La scultura arcaica viene analizzata nelle pose frontali ed austere dei suoi kouroi e delle sue korai, nella fissità astratta del loro sguardo e sorriso, dotato di una sovrumana calma interiore. La corrente dorica è presentata nella solidità e rigidità dei suoi volumi massicci, nelle masse squadrate che ci riconducono alla forza strutturale dell’architettura dorica. La scultura ionica ci sorprende per la sua leggerezza ed eleganza, grazie allo sviluppo di una nuova sensibilità verso il dato naturale. Si prosegue con la ricerca dell’equilibrio e lo studio sul movimento nello stile severo fino ad arrivare alla ricerca di equilibrio tra stasi e movimento in Mirone e al Canone policleteo che insegnò a mettere in relazione ogni parte della figura all’insieme, secondo precisi rapporti di misura. Grazie a Lisippo invece il movimento verrà reso attraverso un equilibrio instabile e una posizione della figura articolata nello spazio, per consentire una fruizione da molteplici punti di vista. Il nostro percorso si conclude con la scultura ellenistica e la sua espressione del senso drammatico dell’esistenza, il suo realismo. Nasce il bisogno di esprimere il mondo per quello che è, rappresentando tutte le varie sfumature delle emozioni umane. Con l’arte ellenistica è ormai chiaro che le regole della ricerca classica non riescono a suscitare le stesse emozioni prodotte invece dall’asimmetria, dalla freschezza dell’immediatezza, dalla casualità.
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