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Ho avuto il piacere di leggere il volume “Le donne che leggono sono pericolose” di Stefan Bollmann ed Elke Heidenreich e di sfogliare la galleria di immagini, dipinti, disegni che raccontano la storia appassionante della lettura femminile dal Medioevo al XXI secolo e vorrei, in sintesi, condividere con voi i suoi contenuti in quanto da insegnante credo nella forza dirompente della lettura al fine di creare nei giovani un pensiero autonomo e libero.
La lettura è libertà!

La storia ha ritardato la lettura alle donne. Le donne che leggono sono pericolose perché nutrono i loro sogni e non c’è nulla di più rivoluzionario di una donna che sogna di cambiare la propria vita. Ciò che gli stati totalitari non possono soffrire sono proprio i cittadini che leggono. Chi legge riflette e chi riflette si fa un’opinione. Chi ha una sua opinione si differenzia e chi si differenzia è un nemico. Capite ora perché i libri sono odiati e temuti?

“La questione femminile ha fatto la sua comparsa nel mondo quando una donna ha imparato a leggere”, disse Marie von Ebner-Eschenbach. Perché la donna che legge si fa domande e così facendo distrugge delle regole saldamente radicate. Le donne che leggono non vanno sottovalutate! Non solo diventano più intelligenti ma stanno anche bene da sole.

La lettura è uno dei grandi piaceri della solitudine. Gertrud Lehner scrive: “Lo sviluppo della personalità e le letture si condizionano a vicenda”: dalla lettura scaturisce la fiducia in sé, dalla fiducia in sé sboccia il coraggio di pensare autonomamente.

La lettura offre sempre degli scorci sulla vita di altri, in questo modo si impara di più della vita di quanto non si possa sperimentare solo vivendo. Leggendo si condividono altre vite.

Si diffida delle lettrici poiché nella loro testa passa qualcosa che non si lascia inquadrare nel rigido schema di vita che gli altri pensano per loro, acquisendo libertà personale ed una propria immagine del mondo. Come se fosse qualcosa di incontrollabile. E tutto ciò che è incontrollabile infonde timore.

Leggere è inoltre un’azione di cordiale isolamento. Leggendo ci rendiamo inavvicinabili in modo gentile e forse è proprio per questo che da tempo i pittori sono attratti dalla rappresentazione di persone che leggono, mostrandole in uno stato di intimità profonda. In questo modo la pittura ci fa vedere ciò che in realtà non possiamo vedere se non a prezzo della sua distruzione. “Leggere”, in fondo, “è un libero sogno”, disse lo scrittore Sartre.

Ed ora godetevi questa affascinante galleria di immagini di donne immerse nella lettura, così piene di bellezza, grazia ed espressività!

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