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Mostra di capolavori, sensazioni, emozioni, simboli. E simbolica non poteva non essere, quindi, anche la data di inizio: il 24 dicembre 2014, la vigilia di Natale, Notte Santa. Il curatore Marco Goldin ci presenta un affascinante percorso presso la ​Basilica Palladiana a​ Vicenza che prevede un centinaio di opere. Protagoniste la notte e la sera che prende le forme di struggenti tramonti, la visione della luna e delle stelle, il chiarore di una prima alba nel momento in cui la notte sta per chiudersi. Questa storia della pittura verrà raccontata in quattro sezioni, la prima delle quali sarà dedicata agli Egizi e al loro modo di concepire la vita conclusa come parte della notte nel tempo, raccontando il loro viaggio simbolico dentro la notte eterna, quando si porta con sé ciò che è appartenuto alla vita prima dello sconfinamento nell’immensità. Da qui la decisione da parte del curatore di nominare anche Tutankhamen, assieme al pittore che ha descritto il fascino ed il mistero della notte e dei suoi colori: Vincent Van Gogh. Una sorta quindi di incontro impossibile, senza tempo, che la mostra permetterà di accadere. La seconda sezione sarà dedicata alle opere dalla fine del Quattrocento al primo Settecento, ambientazioni di notturni dedicati alle storie delle Sacre Scritture attraverso i dipinti di Caravaggio, Rembrandt, El Greco, Tiziano, Tintoretto, Guercino, Veronese. Le ultime due sezioni sono dedicate all’arte ottocentesca e del XX secolo con opere da Friedrich a Corot, da Monet a Gauguin, fino ai pittori delle vastità americane del secondo Ottocento, da Church fino ad Homer, per arrivare ai grandi del Novecento come Matisse, Hopper, Klee e Kandinsky fino all’astrazione sensibilissima e spesso notturna di Rothko.
Se una notte nel tempo Van Gogh e Tutankhamen. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento
Vicenza
Basilica Palladiana


Per ulteriori informazioni vedi il sito dei Musei Civici di Vicenza

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